Pagamento in contanti, la tassa extra la conoscono in pochissimi: a fine anno ti ritrovi con il conto corrente svuotato
Il pagamento in contanti a molti sembra la soluzione più semplice per evitare costi aggiuntivi ma non è esattamente così.
Scopri per quale motivo i soldi liquidi non sempre sono la scelta più conveniente per le tue transazioni.
Chi sceglie di pagare senza carta di credito e bancomat per provare a risparmiare forse non ha tenuto conto di un aspetto molto importante.
Verifica di che cosa si tratta e dopo forse cambierai idea e smetterai di prelevare al bancomat.
Non vorrai più usare il cash quando avrai scoperto questo: ecco quanto ti costa il pagamento in contanti.
Pagamento in contanti, la tassa inaspettata che ti svuota il conto corrente
Oggi si parla tanto della differenza tra il pagamento in contanti e quello con la carta di credito o il bancomat, soprattutto in relazione al fatto che il contante non è tracciabile. Dunque le transazioni fatte utilizzando strumenti di pagamento come la carta di credito, il bancomat il bonifico sono da preferire per la trasparenza e per ragioni fiscali. Tuttavia spesso e volentieri chi paga ha la sensazione di risparmiare utilizzando il contante, specialmente perché nel momento in cui si usano le banconote cartacee e le monete sia più contezza dell’effettiva spesa rispetto allo strisciare semplicemente una carta o all’avvicinare il telefono e pagare in modalità contact less.
Il pagamento in contanti però nasconde anche un rovescio della medaglia, a cui pochi pensano e che si può trasformare in una spesa aggiuntiva. Vediamo di che cosa si tratta e per quale ragione il cash non è sempre la soluzione più economica per i propri acquisti.
Perché si rischia di spendere di più
Il motivo per cui oggi non sempre conviene utilizzare i contanti è legato al prelievo stesso presso gli sportelli bancomat. In base al proprio conto corrente infatti, ogni correntista può pagare delle commissioni più o meno alte, che vengono addebitate su ogni singola transazione. Nel caso in cui ci sia un prelievo fatto con carta di credito le commissioni possono essere davvero molto salate. Ad esempio, in molti istituti di credito italiani per fare un prelievo di 500 euro con la propria carta di credito, si possono pagare anche 25 euro di commissioni. Con la carta di debito, ovvero il bancomat il discorso è un po’ diverso, perché si paga molto di meno. Tuttavia sono tanti gli istituti che applicano delle tariffe poco vantaggiose sui prelievi.
Pagare con la con la carta di credito con il bancomat in genere non costa nulla. Un’altra commissione che viene applicata dalla maggior parte delle banche in Italia è quella sui bonifici. La maggior parte dei bonifici, se fatti allo sportello, costa circa tre euro. Insomma, la gestione del contante e degli altri mezzi di pagamento va approfondita, consultando le condizioni del proprio conto corrente, contenute nel foglio informativo, consegnato dalla banca ogni cliente all’atto dell’accensione del conto.