Dolci di Natale migliori, se vuoi fare bella figura con gli ospiti controlla l’etichetta: la differenza si sente eccome
Solo questi sono i dolci di Natale che puoi portare in tavola in tutta sicurezza e senza rischiare di fare pessime figure.
Non basta che siano gustosi, occorre anche sapere cosa c’è scritto di preciso sulle etichette dei prodotti confezionati.
Controlla bene cosa c’è scritto sulle confezioni dei tuoi dolci di Natale o finirai con il rovinare le cene e i pranzi delle Festività.
Se non vuoi deludere con gli ospiti o gli amici e i parenti per i quali comprerai dolci di Natale verifica questo dato.
Finalmente è arrivato il momento più goloso di tutto l’anno ma occorre fare attenzione a un dettaglio molto importante, che è riportato sui packaging dei dolci di Natale.
Dolci di Natale, il dettaglio da verificare prima di mettere pandoro e panettone nel carrello
Ci siamo, è arrivato il momento più bello per golosi e amanti della buona tavola. Stiamo parlando, chiaramente, del Natale. Questo è il periodo dell’anno in cui si fanno più pranzi, cene, aperitivi e i momenti conviviali sono sempre accompagnati da tante prelibatezze dolci e salate. In particolar modo, i dolci di Natale ora la fanno da padrone sulle tavole imbandite, nelle vetrine delle pasticcerie e se ne trovano di ogni tipo, un po’ dappertutto.
I protagonisti principali delle Feste sono sena dubbio pandoro e panettone, vere e proprie icone delle Feste. Questi dolci si trovano in commercio nella grande distribuzione e nei negozi che vendono prodotti artigianali e in entrambi i casi occorre fare attenzione a che cosa si porta in tavola. Di conseguenza occorre anche sapere che cosa si mette nel carrello della spesa, anche i dolci di Natale infatti, possono nascondere qualche brutta sorpresa.
Il particolare fondamentale, scritto sull’etichetta della confezione dei panettoni e dei pandori
Panettone e pandoro sono i dolci di Natale più popolari e più consumati e per essere sicuri di portare in tavola solo il buono delle Feste, occorre guardare bene l’etichetta della confezione. Stando a quanto precisato da un decreto del 2005, come si legge su www.ilsalvagente.it, nel panettone devono esserci farina di frumento, zucchero, uova intere di gallina di categoria A o tuorlo o entrambi, burro in quantità non inferiore al 16%, uvetta, scorze e canditi in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale da pasta acida e sale. Dunque sono queste le proporzioni di un prodotto di buona qualità.
Anche per il pandoro vale lo stesso. In questo caso però il burro non deve essere meno del 20 per cento, non deve esserci troppo aroma di vaniglia e, nel caso dei pandori farciti, la farcitura non deve superare la porzione di impasto. Dunque prodotti con ingredienti che si discostano troppo da quanto indicato potrebbero essere scadenti.