Risparmio, quest’abitudine è una follia: smetti subito o continuerai a perdere più di 700 euro ogni anno
Se rinuncia a questa abitudine quotidiana, puoi facilmente accumulare 700 euro ogni anno, e concederti lussi extra o una vacanza da sogno.
Ognuno di noi si crea una routine quotidiana caratterizzata da alcune abitudini che ci permettono di affrontare meglio la giornata, e che ci aiutano a ritrovare lo stato d’animo ottimale per affrontare grattacapi e avversità.
Tra le consuetudini più amate dagli italiani, vi è senza dubbio la canonica tazzina di caffè al bar, magari circondati da conoscenti, oppure da assaporare a fianco dei colleghi prima dell’ingresso nella propria sede di lavoro.
Negli ultimi anni, però, il prezzo del caffè ha subito un costante aumento, e sempre più attività impongono prezzi più elevati per ogni singola consumazione. Alcuni bar hanno già adottato la tariffa di 2 euro per tazzina, mentre altri lo hanno temporaneamente portato a 1,20 euro, ma le prospettive non sono affatto rosee.
Questo fenomeno, infatti, appare destinato a perdurare e addirittura a toccare picchi proibitivi per i consumatori, ed è legato a una combinazione di fattori globali che hanno influenzato sia la produzione che le materie prime.
Caffè al bar a prezzi esorbitanti: ecco perché
Uno dei principali motivi degli inarrestabili rincari è la crisi delle materie prime. Le condizioni climatiche avverse in Brasile e Vietnam, che sono i maggiori Paesi produttori di caffè al mondo, hanno drasticamente ridotto la quantità di chicchi idonei alla lavorazione. Il Brasile è infatti stato flagellato da piogge torrenziali, mentre in Vietnam i tifoni hanno danneggiato gravemente le coltivazioni di Robusta.
Inoltre, la volatilità del mercato delle materie prime e le tensioni geopolitiche hanno ulteriormente complicato l’attività delle catene di approvvigionamento, aumentandone i costi di produzione e di distribuzione che poi vengono a loro volta scaricati sul consumatore finale. Le qualità più colpite dai rincari sono senza dubbio l’Arabica e la Robusta, che hanno raggiunto il livello record dai lontani anni ’70.
Quanto potresti risparmiare all’anno rinunciando al caffè al bar
Considerando che attualmente il prezzo di una tazzina di caffè si aggira ovunque – salvo rare eccezioni – intorno a 1,20 euro, ipotizzando un singolo consumo giornaliero il costo annuo viene stimato sui 440 euro.
Tuttavia, in molte aree turistiche o nei centri cittadini particolarmente rinomati il prezzo può anche superare i 2 euro a tazzina, eventualità che fa schizzare la spesa totale a oltre 700 euro. Non è quindi più saggio investire in un thermos di buona qualità e portarlo con sé a lavoro o durante i lunghi tragitti in auto?