Le vaccinazioni vengono effettuate su tutto il territorio dell'Asp
Asp di Palermo, in corso la campagna di vaccinazione antinfluenzale: ecco per chi è gratis

È partita, qualche giorno fa, la campagna di vaccinazione antinfluenzale dell’Asp di Palermo. Il periodo indicato per la somministrazione di questo vaccino va da novembre a febbraio inoltrato, ciò per poter garantire livelli efficaci di copertura anticorpali nel tempo dal momento che i virus dell’influenza raggiungono l’apice della diffusione nella nostra regione dalla fine di gennaio a marzo.
Le vaccinazioni vengono effettuate su tutto il territorio dell’Azienda provinciale di Palermo, presso gli studi dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta e in tutti i presidi vaccinali aziendali.
Il servizio è gratuito per chi ha compiuto i sessantacinque anni e per i soggetti a rischio, ossia adulti e bambini con patologie croniche, individui ricoverati in strutture per lungodegenti, familiari di persone ad alto rischio e, soprattutto, operatori sanitari e di assistenza, addetti ai servizi di pubblica utilità, donatori di sangue, personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzale non umana (come i veterinari e gli addetti agli allevamenti e ai macelli).
In co-somministrazione con l’antinfluenzale può essere offerto il vaccino anti-pneumococcico (per patologie quali otiti, polmoniti, bronchiti, meningiti, asma) e anti-zoster, secondo le modalità previste dal decreto emanato dell’Assessorato Regionale alla Salute relativamente alla campagna 2019/2020.
La trasmissione interumana dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce e anche attraverso le mani contaminate da secrezioni respiratorie; ecco perché il Servizio epidemiologia Asp ricorda che una buona igiene delle mani è una pratica fortemente raccomandata.
Anche coprire la bocca e il naso quando si tossisce e si starnutisce può limitare la diffusione dell’influenza.
Qualora se ne presentasse il bisogno resta raccomandato l’isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina web dedicata all’argomento del Ministero della Salute.
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